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10 dolci da non perdere
in Alto Piemonte

In Alto Piemonte la produzione dolciaria è legata alla tradizione e per ogni località ci sono storie e ricette che si tramandano da generazioni.
Abbiamo selezionato 10 dolci, che vi proponiamo come più rappresentativi e assolutamente da assaggiare se passate da queste parti.


1. Biscotti di Novara

Nati nel XVI secolo nei monasteri della zona e considerati tra i migliori biscotti artigianali d'Italia, sono straordinariamente semplici nella loro ricetta: solo uova fresche, montate con zucchero e farina. Nient’altro, come tradizione vuole. La veloce cottura su carta da cui vengono staccati manualmente ed il loro lento essiccamento, sono gli altri semplici segreti della leggerezza del "Biscottino di Novara".
Custode della ricetta artigianale dal 1852 e luogo migliore dove trovarli è il biscottificio Camporelli, a Novara in Vicolo Monte Ariolo.

Altre dolcezze da provare in città:
• Cannavacciuolo Bakery (Via Giotto 2), nuova pasticceria dello chef partenopeo.
• Jeff de Bruges (Piazza Cesare Battisti 4), raffinata cioccolateria francese.
• Macam (Corso Italia, 40), laboratorio di delizie a km0.

2. Brutti ma buoni

Dolce tipico della città di Borgomanero, ha origini di fine Ottocento e contrappone un'estetica piuttosto rozza ad un sapore invece più che squisito. La ricetta di questi biscotti a forma di piccolo spumino prevede: albume montato con mandorle e zucchero, con l'aggiunta di un pizzico di cannella e di vaniglia. La pasticceria Gioria (Viale Don Minzoni 21) li sforna a regola d'arte, incartandoli anche singolarmente per garantirne una maggiore durata.

Fonte: Novaratoday

3. Bicciolani

Si tratta di un biscotto tipico vercellese, di origini rinascimentali, dal particolare aroma speziato. La ricetta fu creata aggiungendo ad una pasta tradizionale delle spezie, soprattutto cannella, garofano, pepe bianco e coriandolo.
Nel 1903 la Real Casa proclamò i Bicciolani “Patrimonio unico ed irrinunciabile della tradizione cultural-gastronomica piemontese“. E' un prodotto pittusto diffuso, ma il consiglio è di acquistarlo nell'antica pasticceria Follis (Corso Libertà, 164), dove troverete anche la "Tartufata": una torta con pan di Spagna, crema chantilly, panna, ricoperta di nocciole tritate e sfoglie di cioccolato.
Segnaliamo anche il Biscottificio Il Mattarello (C.so Mario Abbiate, 66), che oltre ai Bicciolani propone nuove creazioni artigianali.

Fonte: Whyinitaly.it

4. Canestrelli biellesi

Nulla a che vedere con i classici Canestrelli che trovate nei negozi della grande distribuzione: il canestrello biellese è una sorta di variante più golosa dei classici wafer. In questo caso infatti le cialde sono solo due, ma molto più buone e croccanti, ottenute sfruttando un mix di farine di grano e di mais. La farcitura è invece di cioccolato, solitamente fondente, con varianti al latte o alla nocciola. Per quanto riguarda l'origine parliamo sempre dell'ottocento, anche se è opinione comune che fossero già prodotti in forma più grezza due secoli prima. Per l'acquisto dirigetevi sicuri alla pasticceria Jeantet di Biella (P.zza Vittorio Veneto, 16), che propone i canestrelli in diverse varianti e confezioni.

Fonte: Biellaristoranti.com

5. Baci di Fara Novarese

E' un borgo di provincia sulle colline novaresi a regalarci la quinta golosità: i Baci di Fara sono piccoli bocconcini di un delicato impasto di mandorle, nocciole e cacao.
Prodotti dalla pasticceria Prolo (Via Cesare Battisti 25C), sono disponibili anche in versione "invernale" con rhum.

6. Frollini valsesiani

Piccoli scrigni di pasta frolla che racchiudono un cuore di marmellata ai mirtilli o albicocche. Sono soltanto una delle specialità prodotte da Bertoli (Corso Valsesia 10, Prato Sesia) a rappresentare la pasticceria Valsesiana. Presso di loro troverete anche i Castagnotti, il Pane del Sacro Monte e i Fochi, millefoglie al profumo di cannella.

Fonte:Bertoli

7. Piode dell'Ossola

Cioccolatini ispirati alle caratteristiche pietre dei tetti delle tipiche abitazioni ossolane. Tra gli ingredienti troviamo, oltre al cioccolato, farina di nocciole, miele ossolano e nocciole "Tonde Gentili" delle Langhe tostate. Si trovano a Domossola alla pasticceria Grandazzi (Via Castellazzo 23), che produce anche i caratteristici Baci di Domo.

Fonte:Pasticceria Grandazzi

8. Margheritine di Stresa

Create nel 1857 dal pasticcere Pietro Antonio Bolongaro, prendono il nome dalla principessa futura regina Margherita, alla quale furono offerti in occasione della prima comunione. Le piacquero talmente che, divenuta regina, stabilì che quei biscotti fossero i dolci tradizionali da offrire ogni anno per il ricevimento di Ferragosto della Casa Reale. (fonte: Wikipedia).
Realizzate con tuorlo d'uovo sodo setacciato, burro, farina, fecola, vaniglia e buccia di limone grattugiata, le Margheritine sono acquistabili naturalmente a Stresa presso la Chocolaterie Des Iles (Via Cavour, 3), dove troverete anche un'altra specialità locale: i Borromei.

Fonte:Fonte

9. Reginette di Omegna

Dal Lago Maggiore ci spostiamo sul vicino Lago d'Orta e più precisamente ad Omegna. Qui dal 1937 vengono prodotte le "Reginette", un biscotto a forma rotonda formato da due cialde croccanti e sottili a base di nocciole, accoppiate con del cioccolato fondente. Recatevi alla Pasticceria Zanardi (via Giuseppe Mazzini, 42) per acquistarle nella tradizionale scatola di metallo.

10. Pan D'Oropa

Ideato dalla pasticceria Ferrua (Via Italia 43, Biella) nel 1935 in occasione della guerra d'Etiopia, il Pan d'Oropa voleva consentire l’invio ai legionari di un prodotto che potesse superare le difficoltà climatiche del viaggio e portare allegria ai combattenti.
Di forma rettangolare che ricorda quella del plum cake, è composto da fecola di patate, uova, zucchero e cacao. Il nome è naturalmente legato al vicino Santuario d'Oropa, al quale le famiglie dei soldati rivolgevano le loro preghiere.

Fonte:Caffè del Teatro

E il vino?

L'elenco è concluso, ma cosa bere mentre assaggiate uno dei dolci proposti? Sarebbe perfetto l'abbinamento ad un vino passito, e naturalmente in Alto Piemonte se ne producono di eccellenti. Dal Passiolo di Barbaglia, ottenuto da uva Nebbiolo, al Valdenrico di Rovellotti prodotto con uve a bacca bianca. Per chi cerca qualcosa di speciale, c'è Il Sogno di Travaglini.


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Sorgenti di bontà



AP

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Immagine di header : unsplash.com