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Aria sottile

Valsesia (VC)

Una giornata che unisce trekking e storia del territorio, senza dimenticare la soddisfazione del palato

Fonte: 500px.com

Luogo di partenza e di arrivo in questo caso coincidono: Alagna, paese ai piedi del Monte Rosa famoso per l'alpinismo e lo sci fuoripista.

1.

Per raggiungerla è sufficiente percorrere la SP299 che da Novara giunge fino ai 1.191 mt di altitudine della località valsesiana.
Poco prima dell'arrivo, all'altezza di Riva Valdobbia, non dimenticatevi di sostare per uno scatto alla maestosa parete sud-est del Rosa.
Arrivati a destinazione, con una breve passeggiata entriamo in frazione Pedemonte e nel Museo Walser, dedicato all'antica popolazione che dal XIII secolo abita queste zone. All'interno troviamo una riproduzione degli ambienti tipici della casa, con arredi, oggetti e strumenti originali utili alla vita quotidiana ed alla lavorazione e conservazione degli alimenti. Sempre ad Alagna è possibile vedere anche un antico mulino in frazione Uterio e un forno del pane in frazione Oubre Rong.

2.

E' il momento di mettersi in marcia. Si imbocca il sentiero con segnavia 3 e camminando tra le antiche case Walser, si attraversa la frazione Riale superiore, la si supera e si arriva al congiungimento con la mulattiera che arriva dalla frazione Resiga. Si guadagna rapidamente quota, grazie ad un susseguirsi di scalini che, dall'ombra del bosco, regalano generosi panorami sull'abitato di Alagna e sulla cima del Tagliaferro. Con comodi tornanti, si procede in un bosco i abeti fino a raggiungere una biforcazione a quota 1420 (0h50'), ove sulla sinistra si diparte il sentiero 3a che conduce ai laghi Tailli ed alla Bocchetta di Puio. Il sentiero contrassegnato con il 3, invece, prosegue sulla destra e, con numerosi zig zag esce dal bosco con una superba vista sul Corno Bianco; ancora pochi minuti e si arriva alla chiesa di Follu (m. 1664, 1h20').

3.

Adiacente alla Chiesa c'è il rifugio Zar Senni. Il ristorante offre piatti ricchi di antichi e ricercati sapori tipici del luogo; vengono serviti all'aperto oppure nella piacevole e rustica sala interna. La cucina è genuina, ed è curata direttamente dai proprietari. Terminata la sosta per il pranzo, si può tornare verso il basso oppure scegliere uno dei numerosi sentieri per le diverse frazioni dell'altopiano di Otro; quello con segnavia 3, conduce dapprima a Dorf e poi a Scarpia (m. 1726, 0h20' da Follu). Superata Scarpia, si giunge ad un bivio: il sentiero in discesa porta all'alpe Gender, mentre procedendo sulla destra in salita, attraversando pascoli ed ontani selvatici, si arriva all'alpe Pianmisura Piccola m 1782 e, dopo aver attraversato il rio Foric, all'alpe Pianmisura Grande (m. 1854, 0h50' da Follu, 2h10' da Alagna).

Fonte: Flickr

4.

Ridiscesi ad Alagna, ci sarà probabilmente ancora il tempo per fare altro. Una opzione interessante può essere quella di premiarsi con un paio d'ore in Spa. Pietregemelle offre ad esempio minipiscina idromassaggio, sauna, bagno turco, area relax e tisaneria. In alternativa c'è il nuovissimo Mirtillo Rosso Family Hotel. Per chi invece ha ancora voglia di camminare, si può optare per il giro delle frazioni del centro, Reale, Pedemonte, Resiga, Giacomolo. Sul sito Alagna.it, una accurata descrizione di ciò che vedrete durante il tragitto.

5.

L'itinerario si è concluso, ma per tornare con un pezzetto di questi luoghi è necessaria un'ultima tappa. Il Caseificio Alta Valsesia di Piode, che si incontra lungo la strada di ritorno, dove acquistare la toma locale. Questo formaggio di antica tradizione viene prodotto e lavorato secondo i metodi tradizionali, dando come risultato un'eccellenza da consumare in purezza oppure con polenta o con gnocchi. Si abbina a vini rossi giovani, invecchiati se è stagionato.

Una nota conclusiva: ricordiamo che nel periodo invernale è consigliato e piacevole affrontare il trekking descritto indossando delle ciaspole, facilmente noleggiabili in loco.

AP

P.s. Non dimenticare di postare le tue foto con l'hashtag #altopiemonte