5 Luoghi esoterici in Alto Piemonte

E’ noto che in tutto il Piemonte si contino un’infinità di luoghi oscuri ed esoterici, a partire dal capoluogo Torino, considerata una città misteriosa ed al vertice di due triangoli magico-geografici.
Anche l’Alto Piemonte fornisce il suo contributo attraverso numerosi borghi, edifici o perimetri in cui si celano storie e leggende avvolte da un velo enigmatico ed inquietante. Abbiamo scelto i 5 più rappresentativi per raccontarveli brevemente e magari accendere quella  scintilla di curiosità che vi spingerà a visitarli di persona.

 


 

1. Principato di Lucedio (VC)


Fonte: 500px.com

Parliamo di un luogo al di là di tutto molto affascinante: si tratta di un grande complesso abbaziale del XII secolo, circondato dalle risaie nei dintorni di Trino. Al suo interno si trovano un’azienda agricola, i resti di un antico monastero medievale, la chiesa principale e una seconda chiesa che era destinata alle famiglie contadine.
L’aura secolare che vi regna ha alimentato svariate leggende a proposito di cripte segrete, fiumi sotterranei e colonne piangenti. Ma la più suggestiva è legata al Santuario della Madonna delle Vigne, situato poco al di fuori delle mura del Principato.


Fonte: 500px.com

Ormai decadente e circondata da rovi, questa chiesa è  stata al centro di storie che narravano di riti demoniaci e sabbatici da parte di alcune fanciulle locali. La presenza tangibile del nesso col maligno è ancora parzialmente visibile su una delle pareti interne dell’edificio: è lo spartito del diavolo: una sequenza di note che si dice sia in grado di bloccare un demone, ma al tempo stesso in grado di liberarlo se suonato al contrario.
In questa zona sembra inoltre che la nebbia salga d’improvviso ammantando ed oscurando ogni cosa e di notte compaiano strane luci e strane figure dalle quali bisogna stare lontani.

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 2.  Novara

La centrale piazza Cesare Battisti (conosciuta anche come piazza delle erbe) si estende secondo una precisa disposizione geometrica, formando un triangolo “geodetico”, da cui è possibile misurare le distanze precise da Novara alle altre città.
A certificare questa particolarità, una pietra di granito incastonata nella piazza rappresentava il vero cuore palpitante della città. Anni fa venne purtroppo rubata, per poi ricomparire misteriosamente dalle mani di un prete che disse di averla ritrovata in un confessionale. Reincastonata ma in posizione diversa, si dice che la piazza abbia perso la sua energia tellurica per via dell’orientamento ormai sfasato.
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3. Rosazza (BI)


Fonte: 500px.com

Ribattezzata “la città degli spiriti”, questa piccola località del biellese è un luogo surreale, carico di riferimenti massonici ed esoterici.
Il motivo storico è da ricercare in due personaggi, Federico Rosazza e Giuseppe Maffei, che nel corso dell’ottocento plasmarono il volto di Rosazza secondo la loro particolare visione occultistica.  Entrambi erano infatti convinti che le nostre scelte e i nostri movimenti fossero guidati da entità superiori e tentavano così di evocarle attraverso le loro opere. Stelle a 5 punte, emblemi massonici, strane statue, torri e incisioni: ovunque si trovano simbologie dai richiami profondi che arricchiscono il contesto: percorrere le vie di Rosazza significa intraprendere una vera caccia al tesoro e per alcuni appassionati forse un percorso iniziatico spirituale.
Qui sono stati già girati diversi servizi di approfondimento televisivo e spesso vengono messi in scena iniziative e spettacoli teatrali ispirati proprio dagli enigmi locali, come ad esempio quelli di Biellese Misterioso.

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4. Livorno Ferraris (VC)



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la chiesa di S. Maria Assunta all’interno della Cascina di Isana ha una storia particolare: nata per l’attribuzione di un miracolo avvenuto in quel luogo, pare che durante la costruzione il diavolo abbia costretto il capomastro a lasciare un’apertura sulla parete absidale per penetrare nella chiesa e tentare la Madonna. Ad oggi quel buco esiste ancora, visibile in alto dietro al campanile. Sembra inoltre che ogni notte del 14 agosto, vigilia della festa della Madonna Assunta, a mezzanotte in punto, si vedano risplendere ed affievolirsi in cielo tre stelle sopra la chiesa: sarebbero le tre sorelle Madonne nere che si ritrovano per parlare tra di loro.
Ma non è finita perchè si parla anche di un furto della statua della Madonna Nera d’Isana, che aumentò di colpo il suo peso e costrinse i ladri a lasciarla cadere e la presenza di sigilli templari ha alimentato la leggenda che in questo luogo sia stato sepolto un cavallo d’oro.

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5. Cavaglià (BI)


Fonte: Flickr.com

In questo paese nei pressi del Lago di Viverone è presente una sorta di piccola Stonehenge nostrana: si tratta di un cerchio delimitato da 11 Menhir a formare il cosidetto “Cromlech” , la cui realizzazione sarebbe databile all’età del ferro (4-5.000 a.C.).  Studi approfonditi hanno potuto rilevare alcune lavorazioni primitive di incisioni cruciformi e di una coppella, ma naturalmente è impossibile saperne molto sulle origini ed i reali significati di questi reperti. Un mistero che contribuisce ad aumentare il fascino di questa preziosa testimonianza archeologica.

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Vi ricordiamo gli altri nostri articoli ed itinerari che parlano di queste zone:
Due ruote e contemplazione
Architettura e vigneti
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Sorgenti di bontà

AP
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